CALABRIA: Decreto Calabria. Non passano l’esame gli emendamenti di maggioranza su formazione medicina generale, farmacie, trasparenza borse specialistiche e test Hiv per i minori senza il consenso dei genitori
Fonte Quotidianosanita.it
Ritenuti inammissibili anche le proposte sui farmaci di importazione parallela e per la raccolta dei dati delle persone assistite dal Ssn. Durante la seduta di ieri la presidente della Commissione Affari Sociali, Marialucia Lorefice, ha dichiarato queste proposte non ammissibili per estraneità alla materia. Intanto, la relatrice Dalila Nesci ha presentato altri due emendamenti in tema di edilizia sanitaria e carenza di medicinali. Approvato l’emendamento del PD che estende l’ambito di applicazione del decreto anche al raggiungimento degli obbiettivi previsti dai Lea.
È entrato ieri nel vivo in Commissione Affari Sociali alla Camera l’esame degli emendamenti al Decreto Calabria anticipati ieri. All’inizio della seduta la presidente, Marialucia Lorefice, ha comunicato le prime inammissibilità per estraneità alla materia. Diversi gli stop anche tra le proposte della stessa maggioranza: dalle nuove misure per la formazione in medicina generale alla trasparenza sulle borse di formazione specialistica, dalla titolarità di almeno il 51% delle società di farmacie agli iscritti all’Albo alle disposizioni sui farmaci di importazione parallela, fino alla possibilità per i minori di sottoporsi al test per l’Hiv senza il consenso dei genitori e la raccolta dati delle persone assistite dal Ssn.
Di seguito l’elenco degli emendamenti di maggioranza ritenuti inammissibili per estraneità alla materia:
– Bologna 12.13, su formazione in medicina generale, in quanto volto a riformare il percorso della formazione specifica in medicina generale, con riferimento ad aspetti quali il contenuto dei corsi, le attività didattiche, i requisiti dei docenti, la composizione delle commissioni.
– Tuzi 12.01, su trasparenza borse di formazione specialistica, poiché diretto a garantire la tracciabilità per quanto riguarda i contratti di specializzazione medica che non siano stati effettivamente sottoscritti, al fine di utilizzare le relative risorse per nuovi contratti.
– Troiano 13.3, sui farmaci importazione parallela, in quanto diretto a prevedere norme specifiche per i medicinali di importazione parallela, vale a dire per le specialità medicinali per uso umano importate da uno Stato membro dell’Unione europea nel quale risultano autorizzate.
– Chiazzese 13.4, in quanto diretto a modificare la disciplina in materia di prescrizioni di medicinali nei casi di primo trattamento di malattia cronica o di nuovo episodio di malattia non cronica per il quale sono disponibili più medicinali equivalenti.
– Nappi 13.7, poiché diretto ad abrogare una disposizione che impedisce, in sede di aggiornamento del prontuario farmaceutico nazionale, di classificare i medicinali equivalenti come farmaci a carico del Ssn con decorrenza anteriore alla data di scadenza del brevetto o del certificato di protezione complementare (cosiddetto patent linkage).
– Mammì 13.8 sulla raccolta dati degli assistiti dal Ssn, in quanto diretto ad autorizzare la trattazione di dati anche attraverso l’implementazione di metodologie predittive dell’evoluzione del fabbisogno di salute della popolazione.
– Sarli 13.9, poiché volto ad abrogare una disposizione concernente le modalità di alimentazione del Fascicolo sanitario elettronico.
– Sportiello 13.10, in quanto diretto a introdurre disposizioni relative alla possibilità, per i minori ultratredicenni, di sottoporsi ad accertamenti diretti o indiretti per infezioni Hiv senza il consenso dei genitori, del tutore o del soggetto affidatario.
– Lapia 13.11, in quanto diretto a comprendere, tra le figure professionali con specifiche competenze ed esperienza nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore, anche i medici di comunità e delle cure primarie.
– Provenza 13.02 e Trizzino 13.03, in quanto diretti a modificare la normativa vigente in materia di titolarità delle farmacie.
Sempre nella seduta di ieri, la relatrice Dalila Nesci (M5S) ha presentato due nuove proposte emendative. La prima, all’articolo 6, in tema di edilizia sanitaria, recita:
Al comma 4, aggiungere, in fine, il seguente periodo: La convenzione può essere stipulata anche per l’attuazione degli interventi già inseriti negli accordi di programma sottoscritti ai sensi dell’articolo 5-bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e dell’articolo 2 della legge 23 dicembre 1996, n. 662.
6. 50. La Relatrice.
La seconda, all’articolo 13, interviene sul tema della carenza di farmaci nel seguente modo:
All’articolo 13, dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Al fine di garantire il necessario monitoraggio sul territorio nazionale, volto a prevenire gli stati di carenza di medicinali, a tutela della salute pubblica, l’Agenzia italiana del farmaco, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, e senza ulteriori oneri a carico della finanza pubblica, aggiorna, con decreto da adottare ai sensi dell’articolo 48, comma 13, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, il regolamento per l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia, prevedendo in tale ambito, a supporto del Direttore generale, le figure del Direttore amministrativo e del Direttore tecnico-scientifico.
13. 50. La Relatrice.
Infine, sempre nella seduta di ieri è stato approvato l’emendamento di minoranza riformulato, a prima firma Elena Carnevali (PD), he estende l’ambito di applicazione del decreto anche al raggiungimento degli obiettivi previsti dai Livelli essenziali di assistenza.
Al comma 1, aggiungere, in fine, le seguenti parole: nonché dei livelli essenziali di assistenza.
1.6. (Nuova formulazione) Carnevali, Bruno Bossio, De Filippo, Campana, Ubaldo Pagano, Pini, Rizzo Nervo, Schirò, Siani