Manovra. I “risparmi” della Camera alle zone terremotate e agli operatori della sanità sul fronte Covid. In tutto 80 milioni
Il via libera con due emendamenti bipartisan approvati ieri sera all’unanimità in Commissione Bilancio. La cifra ttale è di 80 milioni, di cui 40 verranno destinati al Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate, e gli altri 40 per incrementare le risorse destinate prioritariamente alla remunerazione delle prestazioni correlate alle particolari condizioni di lavoro del personale direttamente impiegato nelle attività di contrasto all’emergenza Covid. IL TESTO
La Camera dei deputati destina 80 milioni per le aree terremotate ed in favore del personale impegnato nel contrasto del Covid. Questo quanto previsto da due emendamenti bipartisan approvati ieri sera in Commissione Bilancio alla Camera nel corso dell’esame della manovra.
In particolare, il primo destina 40 milioni di euro al Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate. Le risorse verranno trasferite alla contabilità speciale intestata al Commissario straordinario del Governo Domenico Arcuri per la ricostruzione nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016.
Il secondo emendamento destina ulteriori 40 milioni ad incrementare le risorse destinate prioritariamente alla remunerazione delle prestazioni correlate alle particolari condizioni di lavoro del personale dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nelle attività di contrasto all’emergenza epidemiologica determinata dal diffondersi del Covid-19.
Queste risorse andranno ad aggiungersi ai 250 milioni di euro già stanziati dal decreto legge 24 aprile 2020 n.27 che, a seguito dell’emergenza Covid, erano stati stanziati per incrementare i fondi contrattuali per le condizioni di lavoro della dirigenza medica e sanitaria dell’area della sanità e i fondi contrattuali per le condizioni di lavoro e incarichi del personale del comparto sanità.