2° CONGRESSO NAZIONALE TSRM-PSTRP: Bocciato parte del bilancio della Federazione
Federazione Professioni Sanitarie: – 2 milioni e 300.000 euro nel bilancio di previsione.
Bocciato parte del Bilancio Previsionale 2022 della Federazione Nazionale Ordini TSRM PSTRP. Da 28,60 alla FNO arriveranno solo 18 euro pro-capite.
Egr. Direttore di AssoCareNews.it,
Per i professionisti sanitari arrivano piccoli segnali positivi dal mondo degli ordini: per la prima volta in assoluto, lo scorso 18 novembre i presidenti provinciali hanno rimandato al mittente il bilancio previsionale 2022 che la Federazione nazionale aveva presentato loro per l’approvazione.
È stata, infatti, approvata una mozione di riduzione della quota spettante al Comitato centrale: da 28,60 a 18 euro per ogni professionista. Tale riduzione porterà oltre due milioni di euro di risparmi in più nelle casse degli Ordini territoriali. Soldi che potranno essere usati per nuovi progetti a favore degli iscritti o per una diminuzione della tassa di iscrizione annua.
La mozione costringe la Federazione nazionale a ripresentare un bilancio previsionale coerente con la riduzione approvata ma allinea la quota alle cifre pro-capite versate nel 2021 dagli iscritti alle altre Federazioni come per gli infermieri (10 euro per iscritto) o per le ostetriche (20 euro per iscritto).
A favore degli intenti della Federazione nazionale va però riconosciuta la complessità che caratterizza il Maxi-Ordine rispetto agli altri enti di rappresentanza professionale: nessun ente ordinistico in Italia conta ben 19 commissioni d’albo nazionali.
Tuttavia, per far fronte ai mandati elettorali, si è scelta la costosa via delle indennità economiche di funzione per i rappresentanti eletti. Ma a differenza degli enti locali, dove tali indennità sono previste per legge (Decreto n. 119 del 04/04/2000), nessuna norma attribuisce le stesse ai componenti del Comitato centrale.
La Legge n.3/2018 prescrive soltanto: “Il Consiglio nazionale, su proposta del Comitato centrale, stabilisce il contributo annuo che ciascun Ordine deve versare in rapporto al numero dei propri iscritti per le spese di funzionamento della Federazione”.
Pertanto, una loro riduzione delle indennità farebbe quadrare i conti e forse renderebbe più lodevole il ruolo dei rappresentanti di 220 mila professionisti.
Ma cosa è successo nel Consiglio Nazionale del 18 novembre 2021?
Praticamente il Comitato Centrale della Federazione delle Professioni Sanitarie (che presto avrà anche un nuovo logo) è finito in minoranza per una mozione relativa alla quota da versare dagli Ordini territoriali alla Federazione: dai 28,60 Euro per ciascun iscritto si dovrà inviare “appena” 18 euro. Questo significa una ammanco previsionale di circa 2 milioni e 300.000 euro annui.
In Consiglio Nazionale è stata votata la mozione a scrutinio segreto. Alla fine il risultato è andato oltre ogni aspettativa:
- 32 favorevole alla quota di 18 euro e quindi contrari ai 28,60 euro;
- 26 favorevoli alla quota di 28,60 euro;
- 1 astenuto.
- Cosa accadrà ora? La Federazione dovrà rivedere il Bilancio di Previsione 2022 tenendo presente che riceverà solo 18 euro pro-capite da ciascuno dei circa 220.000 iscritti.
- Alla fine il Comitato Centrale si dovrà accontentare di poco meno di 4 milioni di euro a fronte dei circa 6 milioni e 300.000 previsti inizialmente.
- I Fisioterapisti pronti a lasciare e a creare un “danno” di mancato introito di 709.000 euro.
- Tutto ciò mentre si attende per la richiesta di distacco dalla FNO TSRM PSTRP dei Fisioterapisti (circa 67.000) e di un ulteriore “ammanco” di circa 709.000 euro. Ma di questo ne parleremo in un prossimo servizio.
- Chi vivrà vedrà.