Un esempio di buona sanità pubblica
Gentile direttore,
in un momento storico così difficile per la Sanità Pubblica che sta cercando di ripartire con una nuova organizzazione territoriale e visione grazie al PNRR, dove i mass media spesso tendono a presentare la sanità italiana sempre come malasanità, vorrei portare la mia esperienza di Buona Sanità (di sanitario che all’improvviso passa dall’altra parte) e schierarmi a favore dei professionisti della Salute (medici, chirurghi, infermieri, tecnici sanitari, OSA, personale della sanificazione) che svolgono il proprio lavoro con coscienza, professionalità, passione, dedizione ed altruismo presso il PTV di Tor Vergata al DEA e all’U.O.C. di Chirurgia Epatobiliare e dei Trapianti.
La mia esperienza inizia il 7 giugno con una forte colica epatobiliare con intensi dolori all’ipocondrio destro, nausea e dolori irradiati alla schiena.
Mi reco al pronto soccorso del PTV di Tor Vergata dove confermano l’incuneamento di un calcolo nella regione infudibolare della colecisti e una colecistite acuta che non risponde alla terapia antidolorifica. Entro nel DEA dopo il triage ed assisto con i miei occhi al sovraffollamento del pronto soccorso, alla sproporzione tra i bisogni di salute urgenti e non urgenti di varie decine di pazienti che non trovano una risposta efficace e soddisfacente ai loro bisogni assistenziali nelle strutture intermedie e di territorialità non ancora decollate seppur previste dal PNRR. Non vi sono barelle per tutti ma gli operatori fanno ” i salti mortali ” per garantire un’assistenza dignitosa ed “empatica” per tutti noi.
Dopo una notte di terapia medica sono stabilizzato ed inviato al reparto di chirurgia epatobiliare e dei trapianti diretto dal Prof. Giuseppe Tisone, qui vengo preso in carico dal dott. Alessandro Anselmo un’eccellenza italiana della chirurgia mini invasiva del fegato. Nel reparto di chirurgia l’attività dei medici strutturati, in formazione specialistica, delle infermiere (due per turno…… ) è frenetica e senza sosta (24 ore al giorno). Nonostante la stanchezza e le situazioni di stress il personale non perde la capacità “della relazione di cura” con tutti noi bisognosi di assistenza.
Dopo ulteriori accertamenti diagnostici (TAC addome effettuata da TSRM e radiologi in tempi celeri e con grande professionalità) sono sottoposto ad intervento chirurgico di Colecistectomia laparoscopica, domenica 12 giugno, con un’equipe multidisciplinare coordinata dal chirurgo Alessandro Anselmo. Grazie alla tecnica innovativa laparoscopica il mio decorso post-operatorio è stato scevro da complicanze chirurgiche e di lenta ripresa. Dopo due giorni sono stato dimesso ed adesso posso finalmente raccontare e condividere questo bell’esempio di sanità pubblica che deve essere tutelata quale bene comune, universale, equo ed accessibile per tutti i cittadini nei casi di patologia acute.
Una risposta efficace, coordinata e sicura che rispecchia anche le doti manageriali della Direzione Generale di Giuseppe Quintavalle che ha dato un imprinting a questo importante Policlinico Universitario per la cittadinanza romana.
Dott. Fernando Capuano
Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico
Presidente Nazionale Simedet- Società Italiana di Medicina Diagnostica e Terapeutica