CALABRIA: I medici cubani in Calabria non sono una boutade
Gentile Direttore,
in questi giorni si è parlato della assunzione di medici cubani in Calabria con i toni di una boutade. Vorrei invece sottolineare che trattasi di una vicenda inquietante. Sono un medico e vorrei ricordare che in Italia, per esercitare la professione medica, bisogna essere in possesso di una laurea valida in Italia, avere superato l’esame di abilitazione professionale ed essere iscritti all’albo.
Ricordo la vicenda, finita sui giornali di categoria, di un giovane collega che laureato, abilitato all’esercizio professionale, ma non ancora iscritto all’ordine dei medici e degli odontoiatri, venne trovato durante una ispezione della ASL mentre stava facendo pratica nello studio di un dentista e stava cementando una corona staccata; ebbene venne processato per esercizio abusivo di una professione.
Ora questi medici cubani non hanno nemmeno uno dei tre requisiti sopra citati, nemmeno la laurea che dovrebbe essere riconosciuta in Italia, con apposita procedura, caso per caso. Possibile che nessuno si sia posto il problema della rilevanza penale del fatto? Presidenti degli ordini e magistrati che fanno?
Massimo Sonnino
Dirigente medico presso Policlinico Umberto I di Roma