Professioni sanitarie. Il 15 settembre i test d’ammissione all’Università. Calano del 7% gli iscritti alle prove
Cala in generale il numero delle domande presentate nelle Università statali da 72.822 dello scorso anno alle attuali 67.804, pari al -7%. Considerando anche le sette Università non statali, in totale, su 31.625 posti a bando le domande sono 72.670, meno delle 78.074 dello scorso anno.
Si terranno dopodomani giovedì 15 settembre gli esami per l’ammissione ai 22 Corsi di Laurea per Infermieri, Fisioterapisti, Tecnici sanitari e altre Professioni Sanitarie nei 39 atenei statali per 67.856 studenti che hanno presentato domanda su 29.808 posti a bando, di cui 17.972 sono per Infermieri, oltre la metà. Cala in generale il numero delle domande presentate nelle Università statali da 72.822 dello scorso anno alle attuali 67.804, pari al -7%. Considerando anche le sette Università non statali, in totale, su 31.625 posti a bando le domande sono 72.670, meno delle 78.074 dello scorso anno.
Si ferma quindi il trend positivo del +1,2% di domande di ammissione presentate lo scorso anno.
La novità di quest’anno è l’aumento dei posti a bando che, per le Università statali è del +3,9%, da 28.893 a 29.808, con un rapporto delle domande su posto (D/P) pari a 2,3 che scende dal 2,5 del 2021 e dal massimo di 4,9 registrato nel 2011.
Sono state invece 65.378 le domande presentate su 13.903 posti nelle Università statali per l’esame di ammissione per Medicina e Chirurgia ed Odontoiatria svoltosi il 6 settembre, con rapporto D/P di 4,7 che è il doppio del 2,3 del totale delle 22 Professioni sanitarie. Rispetto alle 63.972 domande dello scorso anno per Medicina si rileva un aumento del +2,2%
Diversa è invece la situazione per Veterinaria, con esame svolto l’ 8 settembre, che registra un calo di domande del -24% da 11.826 dello scorso anno a 9.524 attuali, mentre al contrario sono aumentati del +18% i posti a bando da 888 a ben 1.080 (+19%). Di conseguenza si riduce anche il rapporto D/P da 13 dello scorso anno all’attuale 9.
Guardando in specifico alcune Professioni sanitarie, quelle con più di 800 posti a bando, si rileva:
Infermieri -9,2%, da 27.952 domande dello scorso anno alle attuali 25.380 su 17.972 posti con rapporto D/P di 1,4 che era di 1,6 lo scorso anno. E’ diverso il calo medio di -9,2% con -13,3% Università del Nord, -12,2% del Centro e -3,2% del Sud.
Fisioterapisti -7,6% da 21.851 dello scorso anno a 20.200 su 2.622 posti con rapporto D/P di 7,7 più basso del 8,4 dello scorso anno.
Ostetriche -0,3%, da 6.350 dello scorso anno a 6.334 su 1.097 posti e DP di 5,8 che era di 6,1.
Tecnici Radiologia -2,2%, da 4.465 a 4.366 su 1.327 posti e D/P di 3,2 che era 3,4 lo scorso anno.
Tecnici Laboratorio +3,6%, da 2.010 a 2.082 su 1.212 posti e D/P di 1,7 come lo scorso anno.
Logopedisti -14,6%, da 4.360 a 3.724 su 915 posti e D/P di 4,1 che era 5,1 lo scorso anno.
Tecnici Prevenzione -2,5%, da 720 a 702 su 852 posti e D/P di 0,8 su 0,9 dello scorso anno.
Igienisti Dentali +8,4%, da 2.332 a 2.527 su 825 posti e D/P di 3,1 come lo scorso anno.
Educatori professionali – 6,9%, da 693 a 645 su 809 posti e D/P di 0,8 su 1 dello scorso anno.
Per quanto riguarda la situazione delle Università fra le varie Regioni ci sono differenze fra le quattro con domande in aumento, come Liguria +1,3% da 1661 a 1.682 su 801 posti a bando con rapporto D/P di 2,1; Umbria +0,5% da 978 a 983 su 562 posti a bando con D/P di 1,7; Molise +7,4% da 285 a 306 su 150 posti e D/P 2 e Sicilia +4,7% medio da 6.974 a 7.110 su 2.387 posti a bando e D/P 3.
Mentre al contrario sono in calo tutte le altre, in ordine geografico: le due Università del Piemonte con -5,7% medio, da 4.294 a 4.051 su 1.824 posti a bando con rapporto D/P di 2,2; le cinque della Lombardia con -15,2% medio, da 11.400 a 9.096 su 4.142 posti a bando e D/P 2,3; le due del Veneto con -4,7% medio da 6.023 a 5.740 su 2.919 posti e D/P 2,0; le due del Friuli V.G. con -18,7%, da 1.445 a 1.175 su 677 posti e D/P 1,7; le quattro dell’ Emilia Romagna con -9,4% medio, da 6.657 a 6.031 su 2.934 posti e D/P 2,1; Marche -8,5% da 1.589 a 1.454 su 750 posti e D/P 1,9; le tre Università della Toscana con -13% medio, da 5.120 dello scorso anno alle attuali 4.456 su 1.905 posti e D/P 2,3. Quindi le cinque Università del Lazio con -5,9% medio, da 12.740 a 11.960 su 6.512 posti e D/P 1,8; le due dell’Abruzzo con -9,1% medio, da 2.442 a 2.220 su 1.063 posti e D/P 2,1; della Puglia con -3,3% medio da 5.753 a 5.565 su 1.589 posti e D/P 3,5; della Campania con -6% medio, da 6.551 a 6.159 su 2.045 posti e D/P 3; della Calabria con -6,8%, da 1.568 a 1.460 su 660 posti con D/P 2,2; e, infine, le due Università della Sardegna con -8,5% medio, da 2.736 a 2.500 su 665 posti a bando con D/P 3,8.
Angelo Mastrillo
Segretario aggiunto della Conferenza Nazionale Corsi di Laurea Professioni Sanitarie
Docente dell’Università di Bologna in Organizzazione delle professioni sanitarie
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