A PROPOSITO DEL DDL LORENZIN: Affosseranno gli attesi Ordini per le Professioni Sanitarie?
fonte spif ar
Gli Ordini, per TUTTE le Professioni Sanitarie che li attendono da anni, andranno a sbattere? Questa la prevedibile, e probabilmente inevitabile, conseguenza del vergognoso inciucio clientelare, grazie al quale sono stati introdotti al Senato, nel DDL Lorenzin , gli artt. 4 e 5 con i quali sono state “inventate”, “per grazia ricevuta” e di sana pianta, le professioni sanitarie di osteopata e chiropratico. Il tutto con una procedura in palese violazione di quanto stabilito, per l’individuazione di nuove professioni sanitarie, dall’art. 5 della legge 43/2006. Inciucio che sembrerebbe orchestrato proprio da quell’ineffabile sen.ce De Biasi (Partito Democratico), che, anche ora, pare volerci confermare nelle nostre convinzioni, visto che non perde occasione, in barba al suo ruolo di Relatrice del DDL, che dovrebbe vederla arbitro “super partes”, cioè neutrale, per ergersi a paladina degli aspiranti alla “grazia ricevuta” (…..a buon rendere, comunque, fra qualche mese).
Ma la “porcata”, (1) (per usare un termine colorito, ma probabilmente appropriato e per altro già sdoganato, dall’on. Calderoli, per descrivere la legge elettorale da lui stesso messa a punto, termine ormai anche accettato nel gergo comune per definire certe scelte politiche, alle quali la Casta ci ha abituato), quando il DDL è passato all’esame della Camera, presso la Commissione Affari Sociali, la “porcata”, dicevamo, si è evidenziata in tutta la sua incongruenza, lacunosità e pericolosità (per i pazienti), determinando, di fatto, una situazione di stallo in Commissione, col più che probabile rischio di una sua decadenza, causa possibili elezioni anticipate, come riportato dall’edizione di quotidianosanità di giovedì 26 gennaio, a firma di Giovanni Rodriguez, che riportiamo:
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