Brusaferro (Iss) al Senato: “Contact tracing essenziale per Fase 2. Numero tamponi crescerà in prossime settimane”
Per il contract tracing, “servono risorse e formazione per il tracciamento sul territorio. In questa fase di aperture sarà fondamentale intervenire tempestivamente per individuare precocemente i nuovi casi. Abbiamo già attivato un corso di formazione a distanza all’Iss su questo tema”. Così il presidente dell’Iss in audizione alla Commissione Sanità del Senato sulle strategie anti e post Covid-19.
“Il contact tracing è uno strumento chiave per governare l’epidemia. In una fase in cui il numero di positivi con sintomatologia impegnativa si va riducendo sarà più semplice agire rapidamente per individuare e porre in isolamento le persone positive”. Così il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, in audizione alla Commissione Sanità del Senato sul tema strategie anti e post Covid-19.
“Il tracciamento – ha spiegato – deve allargarsi ai contatti stretti casuali delle precedenti 48 ore. Contatto stretto è chi vive all’interno di uno stesso luogo ed è stato, senza protezioni, per più di 15 minuti faccia a faccia con una persona positiva al virus. Contatto casuale è, invece, chi ha anche semplicemente incrociato un positivo”.
Per il contract tracing, “servono risorse e formazione per il tracciamento sul territorio. In questa fase di aperture sarà fondamentale intervenire tempestivamente per individuare precocemente i nuovi casi. Abbiamo già attivato un corso di formazione a distanza all’Iss su questo tema”, ha aggiunto Brusaferro, chiarendo come il ruolo della applicazioni digitali “è importante ma non sostituiscono l’azione dell’uomo”.
“L’applicazione per tracciare i contatti, per quello che mi è dato sapere ad oggi, è ancora nel corso di un iter per smarcare alcuni aspetti normativi necessari per poterla adottare”.
Infine, su mascherine e tamponi il presidente dell’Iss ha chiarito: “L’uso della mascherina è sempre stato largamente consigliato in tutti i nostro documenti sia all’interno che all’aperto dove non si riesce ad avere distanziamento sociale. E l’Italia è fra i Paesi che hanno fatto più tamponi, circa 60-70 mila al giorno, e crescerà ancora nelle prossime settimane”, ha concluso.