CALABRIA: Senise: serve un piano operativo per fare tamponi a tutti. In particolare a chi è in prima linea
CASTROVILLARI – “Gli operatori sanitari possono svolgere efficacemente il proprio lavoro solo quando possono farlo in sicurezza”. Ad affermalo è Roberto Senise di “Forza Castrovillari” che evidenzia come sia “urgente trovare una soluzione contro il dilagare di questo virus mortale”. La pandemia sta accelerando così come ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus: “Ci sono voluti 67 giorni per arrivare dal primo caso segnalato a quota 100mila. Ci sono voluti 11 giorni per i secondi 100mila casi e solo 4 giorni per arrivare a 300mila. Ora sono stati segnalati all’Oms oltre 300mila casi, da ogni paese del mondo”.
Lo sforzo economico ed organizzativo del Governo e delle Regioni – afferma Senise – “ dovrebbe essere in parte dirottato sull’acquisto e sull’adeguamento delle attrezzature di laboratorio per l’analisi Rt-Pcr dei tamponi in modo capillare, coinvolgendo tutti gli ospedali dotati di laboratorio analisi e soprattutto i laboratori privati presenti in ogni comune”. Così come “è necessario creare centri di coordinamento comunali che si occupino di diagnosi dei malati e soprattutto delle persone dello stesso territorio con le quali avevano contatti”. Pur “apprezzando l’azione della governatrice della Calabria Jole Santelli di fare i tamponi agli operatori sanitari, ancora non si è visto un piano operativo in tal senso che coinvolga anche le forze dell’ordine”.
Al momento attuale continua Senise – “ i tamponi vengono eseguiti solo a troppo pochi individui, anche tra i sintomatici: restano dunque senza diagnosi, e quindi senza adeguato isolamento, tanti pazienti con manifestazioni lievi, in tal modo esponendo i colleghi di lavoro, oltre che i famigliari, al rischio di un aumento esponenziale del contagio”. Un caso specifico afferma ancora Senise è quello “dei vigili del fuoco, ben 57 a Cosenza che sono stati messi in quarantena nelle loro case. Una cosa assurda, dovevano essere dirottati in alberghi così come prevede il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri delegando la Prefettura a requisite le strutture” Per cui conclude Senise “bisogna fare in fretta, test a tutti a cominciare dagli operatori sanitari, forze dell’ordine, asintomatici e pauciasintomatici, prima che la Calabria possa esplodere