CALABRIA:Interrogazioni Affari Sociali/4. Rete politrauma Calabria, Faraone: “La Regione non ha centro di alta specialità”
Fonte Quotidianosanità
Il territorio calabrese ha un bacino di utenza di poco inferiore ai 2 milioni di abitanti e, pertanto, non rientra nei parametri per avere un centro di questo genere. In casi di particolari traumi viene assicurato il trasferimento dei pazienti negli ospedali fuori Regione. Così il sottosegretario alla Salute ha risposto ieri all’interrogazione presentata da Donata Lenzi (Pd).
“La struttura commissariale della Regione Calabria ha comunicato, relativamente alla rete ospedaliera tempodipendente politrauma, che il territorio calabrese ha un bacino di utenza di poco inferiore ai 2 milioni di abitanti e, pertanto, non rientrando nei parametri, non dispone di un centro di alta specialità”. Così il sottosegretario alla Salute, Davide Faraone, ha risposto ieri in commissione Affari Sociali ad un’interrogazione presetata da Donata Lenzi (Pd) riguardante le iniziative per completare la rete ospedaliera tempo-dipendente politrauma della regione Calabria.
Con specifico riferimento al Sistema integrato per l’assistenza al trauma (Siat), ha spiegato il sottosegretario, questo è costituito da una rete di strutture ospedaliere tra loro connesse e classificate in: presidi di pronto soccorso per traumi; Centri traumi di zona; Centri traumi di alta specializzazione: “Per questi ultimi, mi preme evidenziare che il decreto 70 indica un bacino di utenza ottimale compreso tra i 2 e i 4 milioni di abitanti; laddove non si rientri in tali parametri, devono, pertanto, essere realizzate aggregazioni che coinvolgono più Regioni limitrofe. Inoltre, il centro deve registrare un volume di attività per trauma di almeno 400-500 casi/anno e una quota di traumi gravi superiore al 60 per cento dell’intera casistica trattata”.
In casi di particolari traumi, dunque, non avendo la Regione i requisiti minimi per l’istituzione di un centro di alta specialità, “viene assicurato il trasferimento dei pazienti negli ospedali fuori Regione, se del caso, in elicottero”, ha sottolineato Faraone. “Tuttavia, al fine di garantire ulteriormente la tutela della salute dei residenti nella regione, il Commissario ad acta ha rassicurato che si sta valutando la possibilità di stipulare apposite convenzioni con altre regioni, in accordo a quanto previsto dal decreto ministeriale indicato. Infine, con riferimento alla possibile attivazione, nel presidio ospedaliero di Lamezia Terme, del Centro di Alta specialità, la struttura commissariale ha fatto presente che tale città dispone di un ospedale ‘spoke’ che, mancando delle unità operative fondamentali quali la neurochirurgia, chirurgia maxillo-facciale, chirurgia plastica, radiologia interventistica etc., non consentirebbe, in ogni caso, di poter divenire sede di un ‘trauma center'”, ha concluso.
Sebastiano Barbanti (Pd), replicando, ha ringraziato il Governo per la risposta. Chiede, quindi, a quest’ultimo di continuare ad impegnarsi in favore della rete ospedaliera di Lamezia Terme. Al riguardo, fa presente che si tratta di un ospedale situato in una posizione strategica, tanto da essere funzionale alle esigenze di salute di milioni di persone, in una regione come la Calabria, che costituisce un territorio complicato anche dal punto di vista morfologico.