Coronavirus. Dalla Sitlab le raccomandazioni Oms per garantire la sicurezza nei laboratori
FONTE QUOTIDIANOSANITA
Da linee guida Oms i dispositivi di protezione individuale previsti per il Tecnico di Laboratorio che manipola campioni respiratori sono: mascherine di tipo N95, FFP2 o equivalenti; camice impermeabile; guanti; occhiali. È necessario effettuare sempre l’igiene delle mani e l’igiene respiratoria. Il DPI non riutilizzabile dopo l’uso deve essere smaltito in un contenitore per rifiuti appropriato. LE LINEE GUIDA OMS, LE RACCOMANDAZIONI SITLAB
Dalla Sitlab arrivano le raccomandazioni Oms per il contenimento della diffusione del virus tra i Tecnici di laboratorio che manipolano campioni respiratori. Nelle linee guida Oms emanate il 27 febbraio si spiega innanzitutto che i dispositivi di protezione individuale devono essere utilizzati in base al rischio di esposizione (ad es. tipo di attività) e la dinamica di trasmissione del patogeno (ad es. contatto o aerosol). Si sottolinea poi come un uso eccessivo di questi dispositivi possa avere un grave impatto sulla carenza di approvvigionamento.
I dispositivi di protezione individuale previsti per il Tecnico di Laboratorio che manipola campioni respiratori sono:
– Mascherina: le mascherine di tipo N95, FFP2 o equivalenti, sono utilizzate durante le emergenze sanitarie che coinvolgono le vie respiratorie. È dimostrato che le mascherine mantengono la loro protezione se utilizzate per periodi prolungati. Tuttavia, non si dovrebbe superare il tempo massimo di 4 ore per mascherina.
– Camice impermeabile: per le procedure che generano aerosol gli operatori sanitari dovrebbero usare mascherine, occhiali, guanti e camice. Un sovra camice dovrebbe anche essere usato se il camice vero e proprio non è resistente ai fluidi.
– Guanti: è importante sottolineare che l’uso di guanti non sostituisce la necessità di un’igiene delle mani adeguata, che dovrebbe essere eseguito frequentemente con una soluzione alcolica almeno al 70%.
– Occhiali: per la protezione degli occhi dalla manipolazione di campioni respiratori.
Si passa poi a spiegare come ai vari gruppi di rischio devono necessariamente corrispondere in laboratorio adeguati Livelli di Biosicurezza (Biosafety Level, BSL 1 – 4).
– BLS-1: laboratorio per la lavorazione di materiale contenente agenti infettivi ben caratterizzati e di minimo rischio biologico, non associati a malattie negli immunocompetenti.
Livello base di contenimento con pratiche microbiologiche standard.
Utilizzo di dispositivi di protezione individuali standard: camice, guanti e protezione per gli occhi in alcuni casi.
Requisiti della struttura non specifici (accesso controllato, lavandino per il lavaggio delle mani, pavimenti e superfici di lavoro resistenti impermeabili e facili da pulire e decontaminare, adeguata illuminazione).
– BLS-2: laboratorio per la lavorazione di materiale contenente agenti infettivi indigeni di moderato rischio biologico presenti nella comunità, associati a malattie umane di diversa gravità.
Livello base di contenimento con pratiche microbiologiche standard, accesso limitato alle persone autorizzate, smaltimento dei rifiuti infettivi separato.
Dispositivi di protezione individuali standard: camice e guanti e per alcune procedure maschera e occhiali. Attrezzature di biosicurezza (BSC-1/2 per procedure che possono creare aerosol/schizzi.
Requisiti della struttura (porte con serratura, lavandino con hands-free operations, lavandino per lavaggio occhi, autoclave, consigliata ventilazione meccanica con flusso d’aria verso l’interno senza ricircolo.
BLS-3: laboratori per la lavorazione di materiale contenente agenti infettivi GR3 indigeni o esotici con possibile trasmissione aerea, associati a malattie umane gravi.
Lavorazione di materiale con elevate concentrazioni di agenti di GR2 che possono diffondersi per aerosol. Livello di contenimento elevato, pratiche microbiologiche standard e specifiche (supervisore del laboratorio che controlla l’accesso, manipolazione del materiale sotto cappa).
Dispositivi di protezione individuali standard: camice di tipo urologico, copricapo, calzature apposite, copriscarpe, DPI respiratoria per alcune procedure. Tutti i DPI devono essere rimossi e decontaminati prima di lasciare il laboratorio.
– BLS-4: laboratori per la lavorazione di materiale contenente agenti infettivi pericolosi di GR4 e esotici con possibile trasmissione aerea, associati a malattie umane potenzialmente letali per le quali non sono disponibili vaccini o terapie. Per la manipolazione di un agente biologico del GR4, è necessaria un’autorizzazione da parte del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, su parare dell’Istituto Superiore di Sanità. Essa ha la durata di 5 anni ed è rinnovabile. L’accertamento del venir meno di una delle condizioni previste per l’autorizzazione ne comporta la revoca. L’unico laboratorio BLS-4 in Italia è localizzato a Roma presso l’INMI L. Spallanzani.
Infine, questi i principi generali elencati:
• Oltre a utilizzare il DPI adeguato, è necessario effettuare sempre l’igiene delle mani e l’igiene respiratoria. Il DPI non riutilizzabile dopo l’uso deve essere smaltito in un contenitore per rifiuti appropriato e deve essere effettuata l’igiene delle mani prima di indossare e dopo aver rimosso i DPI.
• Mascherine e guanti non possono essere riutilizzati e devono essere smaltiti correttamente.
• La mascherina deve essere comunque sostituita immediatamente se danneggiata, contaminata o umida. • In tutti gli scenari è possibile usare un grembiule monouso in assenza di camice monouso.
• La maschera chirurgica deve coprire bene il naso, la bocca e il mento. La maschera deve essere cambiata se diviene umida, si danneggia o si sporca.