Coronavirus. Speranza: “Senza vincere la battaglia sanitaria nessuna ripartenza economica”. E su riforma Titolo V: “Discussioni dopo, ora lavoriamo insieme a Regioni”
Il Ministro della Salute su Rainews chiarisce come ancora la fase dell’emergenza non è passata: “È una battaglia che è ancora nel suo pieno, non ci può essere alcun elemento di sottovalutazione. Va affrontato tutto con il massimo del rigore e della serietà”. E in ogni caso precisa: “Ci sarà bisogno di grande gradualità e prudenza nella ripartenza, ma la premessa è la vittoria della battaglia sanitaria che è in corso”.
“Senza vincere la battaglia sanitaria non ci potrà essere una ripartenza economica. Queste due battaglie non vanno messe in contrapposizione: solo dopo aver vinto la battaglia sanitaria si potrà parlare di ripartenza economica”. A dirlo è il Ministro della Salute, Roberto Speranza su Rainews che dopo gli stop&go di ieri su possibile date per la cosiddetta Fase 2 spegne un po’ gli entusiasmi e ribadisce come la “battaglia è ancora nel suo pieno, non ci può essere alcun elemento di sottovalutazione. Va affrontato tutto con il massimo del rigore e della serietà. Certo, il tasso del contagio, R con zero, in questo momento è molto più basso di prima. Questo è un piccolissimo segnale che però ci dice che la strada del distanziamento sociale funziona ed è in questo momento l’unica arma di cui disponiamo. Il vaccino sarà l’arma definitiva, ma al momento non è disponibile”
In sostanza per arrivare ad un allentamento delle misure per Speranza ci “sarà bisogno di grande gradualità e prudenza nella ripartenza, ma la premessa è la vittoria della battaglia sanitaria che è in corso. La prima mattonella per la ripresa dell’Italia è la vittoria della partita sanitaria. Tutte le energie devono essere rivolte a vincere la battaglia sanitaria, una volta vinta questa avremo creato le condizioni per la ripartenza economica e sociale”.
“So che abbiamo chiesto sacrifici – ha detto il Ministro – ma dobbiamo insistere su questa strada, l’unica che al momento dà certezze. Gli atteggiamenti sbagliati o immaginare che la battaglia sia già vinta rischiano di compromettere i tanti sacrifici fatti finora. Non bastano i decreti, questa battaglia si vince esclusivamente con il contributo di ogni cittadino”.
Speranza è tornato anche sul tema della centralizzazione della sanità dopo l’uscita del vicesegretario del Pd, Andrea Orlando e il Ddl del M5S in cui si rilancia la riforma del Titolo V (ricordiamo affossata dai cittadini nel referendum costituzionale del 2016 ndr.).
“L’impianto che abbiamo dà poteri alle regioni e un potere centrale allo Stato – ha ricordato il Ministro – . Le discussioni costituzionali potremo farle dopo, oggi è il momento di lavorare insieme, in piena sinergia con le regioni, senza alcuna polemica. Le polemiche non hanno senso. Il dibattito tra Stato e Regioni lo faremo con tutta serenità in una fase diversa, ora è la fase dell’emergenza