Covid. Da Speranza ok a tamponi in farmacia. Via a bando nazionale per 2mila operatori per potenziare i servizi di contact tracing
Accolta da Speranza la richiesta degli Enti locali di estendere la possibilità di far fare i tamponi rapidi anche nelle farmacie. Chiesto poi intervento per potenziare le cure dei pazienti Covid che sono in isolamento domiciliare. E il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia annuncia il bando per potenziare attività di contact tracing
Si è tenuto nel pomeriggio un incontro (in videoconferenza) fra i rappresentanti del Governo e delle Regioni sulle misure da intraprendere per migliorare il contact tracing. Sul tavolo, l’ipotesi di arruolare operatori sanitari e socio sanitari che aiutino le Asl nel tracciare i contagi.
Presenti il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, il ministro della Salute, Roberto Speranza e il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. Tra i presidenti delle Regioni: Giovanni Toti, Luca Zaia, Michele Emiliano.
Si prospetta un contingente di duemila operatori per potenziare le attività di tracciamento. Ha annunciato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia nel corso della riunione. “Con un’ordinanza di protezione civile – ha detto il ministro – creiamo un contingente per potenziare le reti sanitarie interne alle Asl e rafforzare le operazioni di tracciamento”.
Il modello è lo stesso che a marzo ha portato medici e infermieri volontari negli ospedali più in difficoltà, e gli operatori socio sanitari in carceri e Rsa. I 2mila operatori verranno individuati con un bando della Protezione civile: 1.500 saranno destinati ad effettuare tamponi, test e tracciamento mentre altri 500 lavoreranno sulla richiesta di informazioi e sulle procedure da seguire.
L’obiettivo, ha spiegato Boccia durante la riunione, è di creare un contingente di persone “che non arrivano né da aziende ospedaliere pubbliche né private, perché non possiamo chiedere a nessuno di privarsi delle proprie risorse in questo momento”. Dunque ci si rivolge a “liberi professionisti o a coloro che non hanno un’occupazione fissa, ad autonomi che hanno caratteristic he che individuiamo insieme alle Regioni e potranno lavorare fino al termine dello stato di emergenza sanitaria”.
Gli operatori saranno nella disponibilità delle singole Asl e le domande saranno fatte direttamente per la Regione di residenza. Una nuova riunione tra governo e Regioni potrebbe tenersi domani. Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia dovrebbe convocarla con l’obiettivo di arrivare ad un’omogeneità delle ordinanze. “Bene il raccordo con Salute – ha detto il ministro durante la riunione di oggi – alcune ordinanze, su scuola e trasporti, possono essere un modello condiviso, per esempio sulla Dad, come nel caso del Lazio, Piemonte e Basilicata”.
“Siamo d’accordo a qualsiasi bando per reclutare persone che ci possano dare una mano”. Ha detto il presidente della Liguria Giovanni Toti nella riunione tra governo e regioni. “Abbiamo fiducia nel sistema di Protezione civile – ha aggiunto – Ma dobbiamo semplificare al massimo le procedure di tracciamento”.
Intanto il ministro della Salute Roberto Speranza è al lavoro “per una convenzione con i medici di medicina generale per far rientrare il tampone tra i punti dovuti, anche perché in base al numero di tamponi che Arcuri, come da fabbisogno regionale richiesto, sta acquistando sarà necessario aumentare il numero dei tamponi effettuati”.
Probabilmente i tamponi rapidi si potranno fare anche in farmacia, ha detto il ministro della Salute nel corso della riunione con le Regioni annunciando, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, l’inizio di una fase di sperimentazione: “in farmacia si fanno già i test sierologici in alcune regioni, proviamo a fare una sperimentazione come sta avvenendo a Trento per effettuare gli antigenici anche in farmacia”.
Speranza si è detto poi d’accordo con le Regioni che hanno chiesto di semplificare le procedure di tracciamento – “abbiamo già ridotto la quarantena a 10 giorni e eliminato il secondo tampone, siamo disponibili a trovare nuovi ambiti di intervento specifici” – e ha ribadito che si sta lavorando ad una convenzione con i medici di base per far sì che siano loro ad effettuare i tamponi rapidi che il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri sta acquistando.