Covid. Rallenta crescita nuovi casi (+10,5% rispetto al + 37,8 della settimana scorsa). Il report Gimbe
Ma i casi continuano comunque ad aumentare e sono passati dai 9.015 della settimana 26 agosto-1 settembre ai 9.964 di quella 2-8 settembre. Ad aumentare anche gli attualmente positivi totali (33.789 vs 26.754) e pure i pazienti ricoverati con sintomi (1.760 vs 1.380), quelli in terapia intensiva (143 vs 107) e i decessi (72 vs 46).
Il dato più significativo del report settimanale di Gimbe sull’andamento della pandemia Covid in Italia è quello del rallentamento della crescita dei nuovi casi rispetto alla settima precedente (+10,5%) rispetto a quella fatta registrare la settimana scorsa sulla precedente (+37,8%).
Ma tolta questa buona notizia per il resto i casi continuano comunque ad aumentare e sono passati dai 9.015 della settimana 26 agosto-1 settembre ai 9.964 di quella 2-8 settembre. Ad aumentare anche gli attualmente positivi totali (33.789 vs 26.754) e pure i pazienti ricoverati con sintomi (1.760 vs 1.380), quelli in terapia intensiva (143 vs 107) e i decessi (72 vs 46).
Questi i dati più in dettagliocon le variazioni rispetto alla settimana precedente:
– Decessi: +26 (+56,5%)
– Terapia intensiva: +36 (+33,6%)
– Ricoverati con sintomi: +380 (+27,5%)
– Nuovi casi: +9.964 (+10,5%)
– Casi attualmente positivi: +7.035 (26,3%)
– Casi testati +26.255 (+6,6%)
– Tamponi totali: +38.287 (+6,4%)
“Nell’ultima settimana – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – crescono i nuovi casi e, soprattutto, le persone attualmente positive, sia per l’incremento dei casi testati, sia per il costante aumento del rapporto positivi/casi testati.Si consolida inoltre il trend in aumento delle ospedalizzazioni con sintomi e dei pazienti in terapia intensiva. Sono tutti segnali che, guardando a quello che sta accadendo Oltralpe, impongono di mantenere molto alta l’attenzione”.
“L’incremento dei casi attualmente positivi – precisa Cartabellotta – costituisce un “bacino” di contagi che si riflette progressivamente anche sul graduale e progressivo aumento dei pazienti ospedalizzati”.
Infatti, dal 21 luglio al 8 settembre i ricoverati con sintomi sono aumentati da 732 a 1.760 e i pazienti in terapia intensiva da 49 a 143.
Sette Regioni contano oltre il 75% dei pazienti ricoverati con sintomi: Lazio (354), Lombardia (248), Campania (220), Puglia (163), Emilia-Romagna (130), Sicilia (104) e Piemonte (104). Il 62% dei ricoverati in terapia intensiva si distribuisce in 6 Regioni: Lombardia (27), Emilia-Romagna (16), Sicilia (13), Veneto (12), Liguria (11) e Sardegna (10).
“Anche se si tratta di numeri esigui – puntualizza Cartabellotta – che al momento non determinano alcun sovraccarico dei servizi ospedalieri, il trend in costante aumento, insieme all’incremento dei casi attualmente positivi, impongono di mantenere la guardia molto alta, soprattutto in alcune Regioni”.