Dm71. In Stato-Regioni è di nuovo fumata nera. E ora i nuovi standard dell’assistenza territoriale rischiano una falsa partenza
Nonostante il tentativo di mediazione della scorsa settimana oggi è stata ufficializzata in Stato-Regioni la mancata intesa sul provvedimento a quanto si apprende per il veto della Campania in Conferenza dei presidenti. Il Governo potrà in ogni caso vararlo ma è chiaro che senza l’accordo con le Regioni, sarà in sostanza un’anatra zoppa.
Niente da fare anche oggi in Conferenza Stato-Regioni sul Dm 71 sugli standard per l’assistenza territoriale. La settimana scorsa sembrava si fosse trovata la quadra ma oggi al dunque la Conferenza dei presidenti ha espresso la mancata intesa sul provvedimento.
Dalle Regioni (nella specifico dalla Campania che ha bloccato tutto) non è stata giudicata sufficiente la mediazione che si era raggiunta pochi giorni fa sulla dirimente questione della carenza delle risorse per l’attuazione del decreto che prevedeva l’istituzione di un Tavolo con Mef e Salute che avrebbe dovuto vigilare sull’attuazione del decreto e valutare qualora vi fosse stata la necessità di immettere nuovi fondi. “Non possiamo approvare un provvedimento senza avere la garanzia che i fondi siano sufficienti” è il ragionamento.
Ma nonostante la maggioranza dei presidenti fosse disposta all’intesa trapela in ogni caso della delusione per la metodologia di lavoro che ha visto un coinvolgimento tardivo delle Regioni che si sono sentite messe alle strette con l’inserimento del provvedimento all’ordine del giorno lo scorso 16 marzo.
E ora che succede? Il Governo, motivando la scelta, potrà in ogni caso adottare il provvedimento che però inevitabilmente, senza l’accordo con le Regioni, sarà in sostanza un’anatra zoppa. Il che rappresenterebbe un vero e proprio fallimento per l’unica vera riforma sanitaria prevista dal Pnrr.