Grillo in Calabria: “Qui una sanità da incubo. Pronti a un decreto legge per dare il potere ai Commissari di Governo di sostituire i manager inadempienti”. E poi l’appello ai medici calabresi: “Tornate, c’è bisogno di voi”
fonte quotidianosanita.it
L’annuncio durante la visita nella Regione. Il decreto, senza precedenti, potrebbe vedere luce a breve e prevederà anche un coordinamento con la normativa antimafia in caso di scioglimento di enti sanitari per infiltrazioni mafiose. E poi gestione straordinaria per gli enti in dissesto finanziario o con gravi irregolarità della gestione contabile. E ancora, obbligo di avvalersi delle centrali di committenza nazionali o di altre regioni per appalti e forniture. Sotto mira anche le strutture convenzionate “con problemi di infiltrazione”. IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA.
Il Governo è pronto ad un ‘super commissariamento’ senza precedenti per la Regione Calabria. Ad annunciarlo è stata oggi il ministro della Salute Giulia Grillo nel corso di una conferenza stampa a Reggio Calabria, dopo due visite a sorpresa negli ospedali di Locri e Polistena. “La sanità calabrese ha bisogno di uno straordinario impegno e ho deciso di presentare in un prossimo Consiglio dei Ministri un decreto straordinario con misure importanti per un cambiamento ‘senza se e senza ma’”, ha scritto il ministro sulla sua pagina Facebook.
Il quadro della sanità regionale viene definito da Grillo come “allucinante e da incubo”. I Livelli essenziali di assistenza “sono addirittura peggiorati in questi anni, avevamo un punteggio di 137 nel 2014 e siamo arrivati a 136 nel 2017, ben lontani dalla sufficienza”. Non mancano poi le note negative anche sul lato della gestione economico-finanziaria: “C’è un passivo di 127 milioni, di questi 28 milioni sono extra gettito, il che significa che non si sa come potranno essere ripianati. Il timore è che dovranno essere gli stessi cittadini calabresi a dover mettere i soldi di tasca propria perché degli irresponsabili che dovevano amministrare correttamente le Aziende sanitarie e ospedaliere non hanno fatto il proprio dovere”.
I disavanzi di Asp e AO. Questi i dati più recenti sulla gestione economica delle Aziende sanitarie e ospedaliere elencati da Grillo: “L’Asp di Cosenza ha 32 mln di disavanzo, l’Asp di Crotone 32 mln di disavanzo, l’Asp di Catanzaro 40 mln di disavanzo, l’Asp di Reggio Calabria un disavanzo di 22 mln, l’Asp di Vibo Valentia è in pareggio ma solo perché non eroga servizi, l’AO di Catanzaro ha chiuso con un passivo di 28 mln, l’AO del Policlinico con un passivo di 21 mln, l’AO di Reggio Calabria con un disavanzo di 14 mln. Ci sono 244 unità di personale sanitario in meno rispetto al 2017 nonostante fossero stati sbloccati 1000 posti per assumere medici”.
La sfida al governo della Regione. Da questa situazione nasce l’esigenza di un intervento diverso da un semplice commissariamento che, negli ultimi 10 anni, non ha portato i risultati sperati. Anzi, proprio su questo punto Grillo lancia quasi un guanto di sfida al governo della Regione Calabria: “Di fronte a tutto questo mi meraviglio che ci sia qualcuno che abbia il coraggio di attaccarmi quando sto cercando di sistemare quello che invece altri hanno favorito. In altre realtà quando fai 1 milione di disavanzo vai a casa, qui invece abbiamo Asp e AO che hanno chiuso cronicamente con disavanzi che ora, mi chiedo, chi pagherà? Di certo non coloro che dovevano assicurare il pareggio di bilancio. Tutto questo lo pagheranno sempre e solo i cittadini calabresi”.
“Data la condizione di assoluta straordinarietà della situazione – ha proseguito – con la mancata garanzia dei Lea e le gravi criticità economiche e gestionali, noi riteniamo che sia necessaria l’eccezionalità temporanea della misura che intendiamo intraprendere. Voglio vedere se qualcuno avrà il coraggio di impugnare questo decreto davanti alla Corte Costituzionale perché, alla luce dell’attuale situazione, ci vorrebbe davvero coraggio”.
I contenuti del decreto per il ‘super commissariamento’. “Si tratta di un decreto articolato che prevederà diverse misure. Una di queste – ha spiegato Grillo – riguarderà la sostituzione dei vertici, dove sarà necessario, delle varie Aziende sanitarie e ospedaliere. E non parlo dei vertici intesi solo come Direttori generali, ma anche Direttori sanitari e Direttori amministrativi. Verrà poi fatto un coordinamento con la normativa antimafia con un ampliamento delle facoltà commissariali in caso di scioglimento dell’ente per infiltrazioni mafiose, perché purtroppo abbiamo valutato anche aspetti molto pesanti da questo punto di vista. Prevederemo inoltre l’obbligo di gestione straordinaria per gli enti in dissesto finanziario o con gravi irregolarità della gestione contabile e quindi relativa separazione della gestione ordinaria. Un esempio eclatante è l’Asp di Reggio Calabria: qui non esiste contabilità. Servono misure straordinarie di gestione fallimentare. E ancora – ha aggiunto – obbligo di avvalersi delle centrali di committenza nazionali o di altre regioni per appalti e forniture. Rispetto alle strutture convenzionate con problemi di infiltrazione stiamo valutando procedure di amministrazione straordinaria”.
L’appello ai medici calabresi. “Noi avremo bisogno di tanto personale qui in Calabria appena approveremo questo decreto perché probabilmente dovremo effettuare una serie di cambiamenti. Voglio allora lanciare un appello a tutti gli ottimi medici di origine calabrese che vivono e lavorano fuori da questo territorio: oggi la Regione ha bisogno di voi, di medici di eccellenza che possano metterci la faccia anche solo per un breve periodo della loro vita. Serve che magari rinuncino a qualche benefit o a qualche numero in più in sala operatoria per tornare ad aiutare la propria terra, c’è bosigno di un ricambio e di nuova linfa. I cittadini calabresi non possono sopportare 300 mln di sanità passiva”, ha concluso Grillo.