Incontro tra Fno Tsrm-Pstrp e Regioni
Oltre ai temi di più urgente gestione, quali il documento sui modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel SSN (cd DM 71) e quello programmatico sui fabbisogni del personale sanitario, l’incontro tra i vertici della Federazione e il Coordinatore della Commissione Salute delle Regioni ha riportato l’attenzione delle parti sul protocollo d’intesa tra la FNO e la Conferenza delle Regioni e PA sottoscritto nel 2019 e non ancora implementato per la sopraggiunta pandemia.
Incontro tra la Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, Teresa Calandra, e il Coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni, Raffaele Donini.
Si è tenuto venerdì 11 pomeriggio, a Bologna, l’incontro tra la Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, Teresa Calandra, e il Coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni, Raffaele Donini, a cui hanno preso parte il componente del Comitato centrale, Alessandro Beux, e il Coordinatore degli Ordini TSRM e PSTRP della Regione Emilia-Romagna, Massimiliano Contesini.
Oltre ai temi di più urgente gestione, quali il documento sui modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel SSN (cd DM 71) e quello programmatico sui fabbisogni del personale sanitario, l’incontro ha riportato l’attenzione delle parti sul protocollo d’intesa tra la FNO e la Conferenza delle Regioni e PA sottoscritto nel 2019 e non ancora implementato per la sopraggiunta pandemia.
“Si è convenuto di attivare – si legge in una nota della Federazione – il tavolo permanente previsto dal protocollo, al quale affidare la trattazione delle questioni di reciproco interesse, a partire dalla valorizzazione delle professioni sanitarie afferenti alla FNO, secondo modalità che abbiano quale obiettivo finale gli interessi del sistema sanitario, a maggior tutela delle persone assistite e dei loro bisogni di salute. Tra le prime da affrontare, per la loro particolare attualità, sono state indicate quelle relative agli Educatori professionali e i Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro”.