Manovra. Cinque Stelle: “Pronti emendamenti per dare pari dignità agli operatori sanitari”
“Alcuni tra gli emendamenti presentati prevedono, nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale del triennio 2019- 2021, relativa al comparto sanità, il riconoscimento di una indennità di specificità professionale, con idonei stanziamenti, anche alle altre professioni sanitarie escluse, come gli operatori socio sanitari e le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione”.
“Come componenti della commissione Affari Sociali della Camera, unitamente ai colleghi del Senato, stiamo lavorando per sanare una disparità di trattamento tra professioni sanitarie. Con gli emendamenti alla Legge di Bilancio vogliamo riconoscere e valorizzare il ruolo strategico del personale sanitario dipendente dalle aziende e dagli enti del Servizio sanitario nazionale, reso ancor più evidente durante la pandemia da Covid-19”.
Lo dichiarano i deputati del MoVimento 5 Stelle componenti della commissione Affari Sociali della Camera.
“Alcuni tra gli emendamenti presentati prevedono, nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale del triennio 2019- 2021, relativa al comparto sanità, il riconoscimento di una indennità di specificità professionale, con idonei stanziamenti, anche alle altre professioni sanitarie escluse, come gli operatori socio sanitari e le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione che, insieme a medici e infermieri, hanno offerto il loro contributo ciascuna nell’ambito delle sue specifiche competenze, nelle straordinarie e urgenti condizioni determinate dalla gestione del Covid-19 e per questo meritano anch’esse un trattamento equo e con pari dignità. Per riconoscere e continuare a garantire quanto di efficace le professioni sanitarie hanno offerto in termini di assistenza nelle straordinarie e urgenti condizioni determinate dalla diffusione del virus e della sua malattia, il Covid-19, occorre trattarle in modo equo, con pari dignità, ispirandosi ai principi costituzionali. La multidisciplinarità deve essere sostenuta anche nei fatti e non può passare attraverso la valorizzazione di una sola professione”.