Manovra. È polemica tra infermieri e altre professioni sanitarie sull’indennità infermieristica
“Nessuna ‘offesa’ per le altre professioni sanitarie. L’indennità infermieristica riconosce uno stato di fatto di un modello di assistenza che nel mondo è proprio all’assistenza degli infermieri. In questo momento i cittadini hanno bisogno di professionisti coesi, orientati alla loro salute e non limitati in particolarismi e gelosie”. Così la Fnopi commenta la misura contenuta nella manovra a seguito delle polemiche sollevate da altra Federazione.
“L’indennità infermieristica prevista nella legge di bilancio 2021 non è ‘un’offesa verso le altre professioni’ come è stato dichiarato in modo del tutto fuori luogo dal presidente di altra Federazione: l’infermiere assiste clinicamente, organizzativamente, psicologicamente e socialmente h24 le persone che hanno bisogni sanitari di ogni tipo ed è l’unica professione che lo fa”, così in una nota la Fnopi rispone a distanza di qualche giorno alla forte presa di posizione del rpesidente della Federazione Tsrm-Pstrp Alessandro Beux contro la manovra di Bilancio che contempla un’indennità per gli infermieri .
Nella nota si spiega che “la Fnopi ha chiesto da tempo ormai un’area infermieristica separata di cui l’indennità è la prima pietra. Che a quanto pare, creando una situazione di fatto diversa in analogia con quella della dirigenza, è anche più utile per evitare attriti tra professionisti tra i quali invece dovrebbe esserci esclusivamente collaborazione e sinergia”.
“Questo – sottolinea la Federazione degli infermieri – il ministro della Salute Roberto Speranza lo sa e di questo ancora una volta lo ringraziamo, e lo sa tutto il Governo, come dimostra la scelta di inserire l’indennità nella manovra, che comunque, come già anticipato, deve essere ulteriormente rafforzata”.
“Gli infermieri nella pandemia – e in ogni momento dell’assistenza anche non-Covid – sono stati sempre presenti accanto alla persona, come dimostrano anche purtroppo il numero di decessi e contagi, ogni istante della giornata a prescindere dalla sua situazione, della sua patologia, delle sue necessità che non solo monitora, ma coordina, richiedendo l’intervento nel caso e in base alle necessità di altri professionisti con funzioni diverse secondo le esigenze”, prosegue Fnopi.
“Nessun’offesa quindi, ma esclusivamente il riconoscimento di un’attività completa, complessa e diversa rispetto a quella delle altre professioni. “Il Parlamento – aggiunge la Fnopi – sostenga senza tentennamenti l’indennità di specificità infermieristica. Su questo la comunità infermieristica valuterà attentamente le scelte della politica, senza dare spazio a populismi o generalizzazioni che non hanno ragion d’essere in funzione delle peculiarità e della formazione professionale”.
“L’indennità infermieristica riconosce uno stato di fatto di un modello di assistenza che nel mondo è proprio all’assistenza degli infermieri. In questo momento – conclude la Fnopi – i cittadini hanno bisogno di professionisti coesi, orientati alla loro salute e non limitati in particolarismi e gelosie”.