Nessuna compromissione o diminuzione del fondamentale e strategico ruolo delle Professioni Sanitarie in ASUGI
Gentile Direttore,
in riferimento all’articolo apparso sul quotidiano sanità.it del FVG del 13 ottobre u.s., dal titolo “ASUGI. Dimezza i distretti e toglie le strutture semplici“, a firma di Endrius Salvalaggio, mi corre l’obbligo di precisare quanto segue, con riferimento alle dichiarazioni rese dal Sig. Paoletti.
Va preliminarmente evidenziato che l’Atto Aziendale di ASUGI è stato adottato da questa Direzione all’esito positivo di tutti i passaggi istituzionali procedurali previsti dal vigente quadro normativo di riferimento: l’approvazione della Conferenza dei Sindaci; il parere favorevole del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Trieste; il parere favorevole del Collegio di Direzione; le informative alle Organizzazioni Sindacali del Comparto e della Dirigenza; il parere favorevole di ARCS; il nulla osta della Direzione Centrale Salute.
Un percorso articolato e complesso in cui sono stati tenuti in debita considerazione i contributi via via ricevuti non solo dalle Istituzioni, Enti ed Organismi coinvolti, ma anche dallo stesso mondo dei Professionisti che lavorano in questa Azienda.
Per questo motivo non posso non respingere le gravi affermazioni del Sig. Paoletti sulla dichiarata compromissione (…”regrediamo…”) della Professione Infermieristica nell’Atto Aziendale.
Dichiarazioni che ritengo prive di ogni fondamento, ma soprattutto non rispondenti al vero: il ruolo delle Professioni Sanitarie nell’Atto Aziendale di ASUGI è stato al contrario oggetto di grande attenzione e risalto, prevedendo l’autonomia, la valorizzazione e la responsabilizzazione delle Professioni Sanitarie.
In tale ottica sono state previste due Strutture Complesse di Coordinamento delle Professioni Sanitarie, l’una per l’Area Giuliana e l’altra per l’Area Isontina: i Direttori di dette strutture sono dotati di autonoma tecnica e professionale; concorrono al raggiungimento della mission aziendale, partecipando alla definizione delle politiche e strategie aziendali di sviluppo del personale della specifica area di appartenenza con apposite proposte, analisi e valutazioni in merito alla programmazione, inserimento, selezione, aggiornamento e formazione, progressioni di carriera e sistemi di incentivazione e di valutazione del personale. L’organigramma complessivo delle Professioni Sanitarie, nonchè le aree di responsabilità, già previsto nell’Atto Aziendale saranno oggetto di un ormai prossimo atto di questa Direzione.
Nessuna compromissione o diminuzione, pertanto, del fondamentale e strategico ruolo delle Professioni Sanitarie in ASUGI: a conferma di ciò mi premuro di inviarLe una copia del nostro Atto Aziendale, dal quale potrà avere contezza di quanto sopra precisato nonchè della declaratoria delle funzioni delle citate Strutture Complesse di Coordinamento delle Professioni Sanitarie, dalle quali emerge il significativo mandato attribuito alle stesse.
Direttore, mi consenta, infine, un’ultima considerazione, dopo aver letto le dichiarazioni del Sig. Paoletti, che ritengo quanto meno irriguardose e irrispettose nei confronti di tutti i Professionisti di questa Azienda, che con grande impegno, responsabilità e senso appartenenza a questa Azienda ci hanno consentito di superare anche la delicata fase del COVID e che non posso non cogliere l’occasione per ringraziare ancora.
Forse il Sig. Paoletti, durante il lungo periodo di smart working, anche durante la pandemia, lontano dal “fronte” assistenziale, non ha letto con la dovuta attenzione l’Atto Aziendale di ASUGI, per cui sarà mia cura provvedere quanto prima ad inviargliene una copia, evidenziando i passaggi sulle Professioni Sanitarie da me surrichiamati.
Mi riservo, ovviamente, di procedere nei confronti dello stesso presso tutte le sedi competenti a tutela, in primis, di ASUGI.
Dott. Antonio Poggiana
Direttore Generale ASUGI
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