Patto per la Salute. Regioni e Ministero verso ripresa tavoli di lavoro: priorità su riorganizzazione ospedali, riforma territorio e Rsa
Il tema è stato oggetto oggi di un confronto tra gli assessori alla Sanità e il Ministro della Salute, Roberto Speranza. Dalle Regioni anche la richiesta di riservare 900 mln del prossimo scostamento di Bilancio per il rimborso delle spese messe in atto nella prima fase dell’emergenza lo scorso anno.
Riprendere i tavoli di lavoro sul Patto per la Salute che la pandemia Covid ha di fatto arrestato. È la richiesta fatta stamani dagli assessori della sanità delle Regioni durante un incontro con il Ministro della Salute, Roberto Speranza che a quanto si apprende ha accolto la richiesta.
Tra le urgenze l’aggiornamento del Dm 70 sulla riorganizzazione degli ospedali, la riforma della sanità territoriale e delle Rsa dove gli assessori hanno chiesto di inserire loro rappresentanti nella commissione guidata da Monsignor Paglia.
Durante la riunione emersa poi anche la richiesta che all’interno del nuovo scostamento di Bilancio che sarà votato dal Parlamento in sede di Decreto Ristori siano riservati circa 900 mln alle Regioni per coprire le spese anticipate dalle stesse durante la prima fase della pandemia dello scorso anno. Le cifre sarebbero già state verificate dal Mef e qualora non dovessero arrivare rischiano seriamente di mettere in pericolo la stabilità dei bilanci regionali.
Gli Enti locali hanno poi anticipato alcune proposte emendative al Dl Milleproroghe che saranno presentate. La prima richiesta è quella di una maggiore flessibilità nell’uso delle risorse per il Covid, una proroga per il calcolo pregresso della mobilità sanitaria ai fini del riparto senza la quale il riparto 2021 rischia di non poter essere fatto in tempi brevi. E infine la richiesta di non computare le risorse per il Covid ai fini delle verifiche dei piani di rientro.
“L’incontro odierno – ha scritto su facebook il coordinatore della Commissione Salute, Luigi Icardi – ci ha permesso di riprendere il filo della discussione sull’applicazione del Patto della salute tralasciato in questi mesi a causa dell’emergenza covid. Abbiamo condiviso le linee di indirizzo che verranno sviluppate sui tavoli congiunti della Commissione Salute e degli Uffici ministeriali, riportando in primo piano tematiche di assoluta importanza per la Sanità nazionale. Devo riconoscere l’impegno personale del ministro Speranza, che ha offerto un contributo molto costruttivo alla riunione, con tre ore di intenso lavoro”.
“Il primo risultato – ha detto Icardi – è stata l’apertura di un tavolo tecnico sulla revisione del DM70 che avrà l’obiettivo di rimodulare l’offerta ospedaliera alla luce delle necessità emerse durante la pandemia. Un’iniziativa che sarà accompagnata, in parallelo, dal tavolo complementare sulla medicina territoriale, che dovrà valorizzare il ruolo del medico di medicina generale, potenziando la medicina di gruppo e di rete per passare dalla medicina di attesa a quella di iniziativa, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologìe. Sul capitolo delle risorse umane verrà valutato un maggiore impegno dello Stato, con partecipazione delle Regioni alla programmazione delle attività di formazione delle Università, in modo da evitare l’“imbuto formativo” che rende impossibile reclutare i medici specialisti e gli infermieri così drammaticamente necessari agli ospedali”.
“Quanto alla riforma delle Rsa – ha sottolineato – , il tema sarà la modifica dei Lea con la necessità di ridurre la compartecipazione delle famiglie alle spese e di assicurare il relativo incremento dei finanziamenti al Servizio sanitario nazionale per far fronte ai conseguenti maggiori oneri a suo carico. In primo piano anche la programmazione della ripresa delle attività ordinarie, con la necessità di stanziare risorse mirate al recupero delle liste di attesa”.
In ambito finanziario, “si sono discussi l’emendamento flessibilità e la sospensione degli oneri sanzionatori per le spese covid del quarto trimestre, insieme allo stanziamento di un miliardo di euro nel Decreto Milleproroghe per le spese covid antecedenti all’8 aprile 2020”.
L.F.
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