Tra biologi e tecnici di laboratorio non servono le polemiche
Dott. Carmelo Laganà
Gentile Direttore,
nella mia qualità̀ di Fondatore e Past-President della Federazione Italiana Tecnici di Laboratorio (Fitelab), e come Presidente della Commissione d’Albo TSLB dell’Ordine di Reggio Calabria, mi permetta di fare una piccola riflessione sulla discussione nata a seguito dell’intervento del Dott. Stanziale (presidente Sitlab), nei confronti dei Biologi, con le conseguente risposte del Dott. D’Anna (presidente nazionale dell’Ordine dei Biologi) e distintamente di un Biologo dott. Enrico Tinti.
A mio avviso il Dott. Stanziale di Sitlab, conoscendolo di persona, non credo che volesse aprire una polemica con i Professionisti Biologi, il suo intervento penso volesse stigmatizzare un fatto importante, che in questo particolare momento, dovuto alla Pandemia del Sars-Cov-2, Il Tecnico di Laboratorio Ha ricoperto un ruolo importantissimo nell’esecuzione di tutta l’attività̀ svolta nei Laboratori COVID.
È noto a tutti che il lavoro del Tecnico di Laboratorio e svolto in strutture che lo vede coinvolto in attività̀ di Equipe Pruriprofessionali, (TSLB, Biologi, Medici, Chimici ecc.) e che i risultati di questo lavoro di equipe è adducibile a tutti i professionisti, ogn’uno per il proprio ruolo.
Certamente in laboratorio tutte le figure professionali costituiscono da sempre un’unica comunità caratterizzata da grande armonia e sinergia, configurando un grande valore sotto tutti i profili, che va tutelato e sempre più riconosciuto.
Per cui penso che il Dott. D’Anna bene ha fatto nel chiedere che venga riconosciuto anche ai Biologi la premialità̀ economica prevista per i Tecnici di Laboratorio.
Per quanto riguarda invece la lettera del Dott. Tinti volevo fare una precisazione riguardo la sua dichiarazione relativa al DPCM 10/02/1984 (cosi detto Decreto Craxi) relativo a “Indirizzo e coordinamento dell’attività̀ amministrativa delle regioni in materia di requisiti di strutturazione, di dotazione strumentale e di qualificazione funzionale del personale dei presidi che erogano prestazioni di diagnostica di laboratorio” (da lei denominati impropriamente gabinetti di analisi).
Il su citato DPCM all’art. 8 che recita” Organico e qualificazione funzionale del personale) al comma 3 dello stesso è prevista la figura del “Tecnico di Laboratorio Diplomato” mentre l’Art 11 dello stesso DPCM specifica che “Il Tecnico di laboratorio deve essere in possesso dei titoli per l’ammissione al concorso di Tecnico di Laboratorio di cui al Decreto ministeriale 30 gennaio 1982, e successive modifiche”
In conclusione, credo proprio che qualunque situazione venga affrontata con il buon senso di tutti gli interlocutori, alla fine si riesce sempre a chiarire le proprie posizioni senza per forza fare una polemica che non serve a nessuno ed ancor più nel caso di una comunità professionale inscindibile come quella di cui si sta parlando.
Dott. Carmelo Laganà
Fondatore e Past-President Fitelab
Presidente Commissione d’Albo dei Tecnici di Laboratorio dell’Ordine TSRM-PSTRP della Provincia di Reggio Calabria