Verso la Fase 2. Sull’assistenza territoriale la metà delle Regioni sotto soglia Lea. E poi poca assistenza domiciliare e pochi infermieri. Senza risolvere queste carenze non ce la faremo
All’emergenza per i pazienti Covid, si aggiunge anche quella dei pazienti non-Covid con fragilità (cronici, non autosufficienti), che per circa 2 mesi hanno fatto i conti con un vero e proprio congelamento dei servizi socio-sanitari territoriali, già carenti, a partire da quelli domiciliari, che sono fondamentali per la prevenzione e gestione delle complicanze. La terapia per rilanciare i servizi sanitari territoriali è stata approvata da Governo e Regioni appena quattro mesi fa e si chiama Patto per la Salute 2019-2021. Basterebbe rispettare i “Patti”
Territorio e assistenza domiciliare, alcune delle parole magiche che con la FASE 2 di Covid-19 tornano alla ribalta in dichiarazioni e interviste di esponenti della politica. Parole oggetto negli anni di migliaia di convegni e norme, ma purtroppo di pochi fatti e solo in alcune realtà, e oggi ci viene presentato il conto… salato! Ecco perché servono ora risorse in più da mettere sul piatto del SSN per investimenti massicci sul personale sanitario, a partire da quello infermieristico, attuare il Patto per la Salute 2019-2021 con l’infermiere di famiglia/comunità e utilizzare l’emergenza per innovare strutturalmente il SSN.
Così all’emergenza per i pazienti Covid, oggi si aggiunge anche quella dei pazienti non-Covid con fragilità (cronici, non autosufficienti, …), i quali per circa 2 mesi hanno fatto i conti con un vero e proprio congelamento dei servizi socio-sanitari territoriali, già carenti, a partire da quelli domiciliari, che sono fondamentali per la prevenzione e gestione delle complicanze. E la prospettiva, in assenza di interventi immediati e massici, rischia decisamente di non essere all’altezza dei bisogni reali dei pazienti.
Ecco una breve istantanea di come siamo messi oggi su territorio e in particolare sull’assistenza domiciliare.
– 10 Regioni inadempienti nella capacità di garantire il livello di assistenza sanitaria distrettuale (territorio), praticamente mezza Italia. E’ quanto emerge dai dati della sperimentazione del Nuovo Sistema Nazionale di Garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza, svolta dal Ministero della Salute e dalle Regioni. (Ministero Salute)
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